ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

venerdì 11 maggio 2012

Un’ Unione europea disumana e inaccettabile


La Grecia non è lontana. E’ vicinissima. Nel cuore dell’Europa c’è un paese dove la denutrizione infantile è diventata la norma e dove nessuno si stupisce più quando gli adolescenti svengono in classe perché non mangiano abbastanza. Un’ Unione europea che a questa tragedia sa rispondere solo sventolando i bilanci, che intima il rispetto delle regole e non guarda alla vita delle persone è disumana, e noi non possiamo accettarla e riconoscerla come nostra.
La Grecia è vicina perché la stessa disperazione inizia a dilagare anche qui. Ogni giorno qualcuno si suicida perché non ce la fa a pagare le tasse, o perché è disoccupato da troppo tempo e non si può fare finta di niente. Anche oggi, i dati dell’Ocse sono l’ennesimo bollettino di guerra, in Italia lavora solo il 56,8% delle persone tra i 15 e i 64 anni. Insomma una situazione di allarme che fa comprendere come il nostro Paese sia sull’orlo del precipizio. Nonostante questo, la riforma del lavoro proposta dai tecnici e dalla loro pseudo maggioranza non crea nuovi posti, ma smantella i diritti e aumenta l’incertezza e la precarietà.
Le colpe del governo precedente sono evidenti e noi dell’Italia dei Valori le abbiamo denunciate sin dal primo momento, senza che nessuno di quelli che oggi sono diventati supercritici ci desse retta. Quelle dell’esecutivo attuale sono altrettanto enormi, e ancora una volta siamo solo noi a indicarle.
Bisogna anche dire che se non si modificano drasticamente le regole dell’Europa, se i popoli e i cittadini non diventano la bussola della Ue al posto delle banche e dei finanzieri, insomma se questa Europa non torna a essere umana, la crisi potrà solo peggiorare.
Per obbedire al diktat che impone il pareggio di bilancio nel 2013 potrebbe servire una nuova manovra. Vuol dire nuove tasse, nuova miseria, nuovi poveri, altri drammi sociali. Vuol dire avvicinarsi ancora di più alla Grecia.
Un governo che si rispetti direbbe subito che questo prezzo le fasce deboli e già stremate della popolazione italiana non sono in grado di pagarlo. Un governo degno di questo nome chiederebbe subito la modifica delle regole folli che hanno portato l’Europa sull’orlo della rovina, e lo farebbe con forza , orgoglio e determinazione, non pigolando come il professorino Monti.
http://www.antoniodipietro.it/2012/05/la-grecia-e-vicina

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