ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

mercoledì 24 luglio 2013

Finalmente un libro sulla storia di Montresta


 La storia di Montresta attraversa temi cruciali della storia del Mediterraneo: diaspore e nostos, dispersioni e nostalgico ritorno, tolleranza religiosa, rapporto centro-periferia, controllo del territorio da parte delle comunità locali.
Il libro ripercorre la progettazione della omonima colonia fondata dai greci. A metà del Settecento il re di Sardegna Carlo Emanuele III, il pontefice Benedetto XIV (Prospero Lambertini) e i sette vescovi sardi dialogano per varare il nuovo popolamento.
Nell’arco di un decennio si accumulano mappe, studi e trattative tra Sardegna, Corsica, Grecia, Torino e Roma, tra regi e sacri palazzi. 
I futuri coloni chiedono il rispetto della loro identità religiosa: la loro terra d’origine, la Maina, nel Peloponneso, accoglie sia cattolici di rito orientale che ortodossi, considerati scismatici. Benedetto XIV, con una sua Istruzione (inedita, pubblicata nel presente volume) sui greci nel Mediterraneo nei loro rapporti con la Chiesa di Roma, respinge le richieste greche. 
Saranno i greco-corsi ad accettare la professione di fede, arrivando nell’isola con successive ondate.
Montresta la greca diventerà sarda ma, a differenza di quanto racconta la leggenda romantica, non sarà un bagno di sangue da parte degli isolani a compiere la mutazione. Saranno invece i fattori storici di lunga durata, raccontati in centinaia di documenti, a selezionare la sopravvivenza nel dialogo-scontro con la combattiva classe dirigente della confinante città reale di Bosa.
Montresta offre documenti di grande interesse che dimostrano quanto la Sardegna fosse attraversata da diaspore interne ed esterne, i cui fili univano centro e periferia, in uno sforzo di progettazione coloniale multietnico e multireligioso senza precedenti nella storia moderna dell’isola.


AUTORI DEL LIBRO 
STEFANO PIRA, università di Cagliari
JANNIS KORINTHIOS, università della Calabria

GIAMPAOLO SALICE, università di Cagliari



venerdì 19 luglio 2013

Μόνη δυνατότητα μια καινούργια διασπορά.


Ύστερ’ από την πρωτοφανή συγκέντρωση του Ελληνισμού στον ελλαδικό χώρο [...] μόνο η δυνατότητα μιας καινούργιας διασποράς θα επιτρέψει στους Έλληνες να κάμουν κάτι.
Σήμερα βλέπει κανείς καθαρά τα ψυχολογικά συμπτώματα πειναλέων ναυαγών σε μια ξυλάρμενη σχεδία.
Γυρεύουν να φάει ο ένας τον άλλον. 


Γ. ΣΕΦΕΡΗΣ, 3 Αυγούστου 1946, Μέρες, Ε΄, Ίκαρος 1977, σελ. 46.